Avete mai sentito parlare dell’effetto Zeigarnik? E’ un particolare fenomeno psicologico che avviene nella mente indipendentemente dalla nostra volontà.
Venne casualmente scoperto nel lontano 1926 da Bluma Zeigarnik – psicologa lituana – mentre era seduta in un ristorante a Vienna: Bluma iniziò ad osservare la capacità dei camerieri di memorizzare le ordinazioni dei clienti. Ciò che maggiormente colpisce la psicologa è l’abilità dei camerieri di ricordare con estrema precisione gli ordini non ancora conclusi, dimenticandoli immediatamente dopo averli serviti.
Dopo numerosi studi ed esperimenti fu chiaro che ogni attività iniziata e non conclusa genera nell’essere umano una tensione psichica; la stessa tensione diventa poi responsabile dello stress che avvertiamo al termine delle giornate in cui abbiamo iniziato mille cose ma non siamo riusciti a terminarle tutte!
La tensione psichica generata dall’effetto Zeigarnik può però, per noi, diventare un potente strumento per iniziare il nostro percorso verso il CAMBIAMENTO: il fatto stesso di aver iniziato una qualsiasi attività (anche quando non ne abbiamo voglia), produce una reazione che ci porterà a voler completare ciò che abbiamo iniziato.
Il cervello cognitivo, sempre propenso al risparmio di energia, quando percepisce che siamo demotivati, impreparati o impauriti, riesce abilmente a fornirci ottime ragioni per rimandare!
Lo sforzo iniziale necessario per iniziare, viene percepito dalla mente quasi come una forma di dolore che inevitabilmente genera una resistenza molto forte. Un modo efficace per inibirla è quello di non permettere alla neocorteccia di pensare troppo!!!
Una volta che avremo iniziato sarà più difficile gettare la spugna!